casabiancavinoFattoria Casabianca di Siena tra i protagonisti della prestigiosa kermesse 

Ci sarà anche il vino per vegani prodotto in Toscana tra i protagonisti del Merano Wine Festival in programma dal 5 al 10 novembre 2015. Tra le aziende selezionate dalla prestigiosa kermesse c’è infatti Fattoria Casabianca di Murlo (Siena), la prima ad aver prodotto un Chianti certificato vegan. 

Una novità nel panorama enologico nazionale che approda ad una delle rassegne più importanti d’Italia e che ribadisce l’attenzione verso l’innovazione introdotta da Fattoria Casabianca che nel corso del 2015 ha affiancato alla conduzione biologica anche la certificazione vegana, risultato di una continua attenzione ai processi produttivi del vino. “Vogliamo che i nostri prodotti siano sempre più espressione del territorio e per questo accanto alla conduzione biologica e alla certificazione di origine, Docg e Igt, abbiano puntato sul bollino vegano che significa un’attenzione in più verso i consumatori dei nostri vini. In questo senso l’invito a presentare i nostri prodotti ad una rassegna importante come il Merano Wine Festival rappresenta un’ottima occasione per diffondere non solo i nostri vini ma anche la nostra filosofia aziendale”, spiega Alberto Cenni, amministratore di Fattoria Casabianca. La certificazione cruelty free è stata rilasciata dopo un complesso iter procedurale che ha portato a tracciare ogni passaggio della produzione dalla vigna all’uva, dalla bottiglia al packaging da parte di Csqa di Vicenza, azienda leader nelle certificazioni della tipicità e qualità dei prodotti agroalimentari ed enologici.

L’innovazione vegan si inserisce nella volontà di Fattoria Casabianca di realizzare un’azienda sostenibile e biologica in un angolo autentico e affascinante della zona di produzione del Chianti Colli Senesi, in una tenuta di oltre 650 ettari che trova i confini naturali tra i fiumi Ombrone e Merse: è qui che i vigneti si inseriscono con la loro delicata armonia in uno scenario naturale che evoca luoghi antichi e senza tempo. Così la scelta di iniziare a produrre un Chianti vegan si è rivelata quasi come una conseguenza naturale per Fattoria Casabianca: “La missione aziendale è quella di essere biologici, sostenibili e a ciclo chiuso, in questa ottica la certificazione vegan è un percorso naturale e imprescindibile, ma per ricevere il ‘bollino’ cruelty free abbiamo dovuto rivedere alcune fasi della produzione. Per avere la certificazione bisogna fornire la garanzia che il nostro è un vino con la totale assenza di prodotti di origine animale impiegati in tutto il ciclo produttivo – spiega Giacomo Sensi, agronomo di Fattoria Casabianca e vegetariano – abbiamo sostituito tutti i prodotti di origine animale ed i loro derivati, sia per la cura dei vigneti sia nelle cantine così come nel packaging finale del prodotto, compresi i materiali per l’imbottigliamento, la colla per le etichette fino al nastro adesivo con cui si chiudono i cartoni. Essere vegan – aggiunge – valorizza i vini perché minori input chimici utilizzi in cantina e più nel bicchiere viene fuori il territorio”.

Alberto Cenni con il figlio Fabio“Dal punto di vista imprenditoriale si è trattato di compiere uno sforzo soprattutto di conoscenza: abbiamo dovuto rimettere in discussione tutto il procedimento di produzione del vino per rispettare il disciplinare vegan. Una sfida che finora in pochi hanno colto in Italia ma che siamo convinti farà crescere i nostri vini”, dice ancora Alberto Cenni.

La certificazione vegan, a partire dalla vendemmia 2014 riguarda l’intera linea di vini di Fattoria Casabianca formata da Chianti Colli Senesi Docg, di cui fanno parte una base e due Riserve, e Igt, costituita da due bianchi, un rosato e due rossi, per una produzione di circa 400 mila bottiglie l’anno, tutte rigorosamente cruelty free. La nuova certificazione non influirà sul prezzo delle bottiglie: “Il nostro obiettivo è sempre stato quello di imbottigliare vini ottimi, rispettosi del terroir ad un prezzo contenuto”, prosegue Alberto Cenni.

Al Merano Wine Festival Casabianca riceverà inoltre il prestigioso riconoscimento “Merano Wine Award – RED” per il “Riserva Belsedere 2012”. “E’ uno dei prodotti di punta della nostra linea di vini – spiega Alberto Cenni – un Sangiovese grosso in purezza che nasce nell’omonimo vigneto: pochi ettari con un’ottima esposizione che vendemmiamo esclusivamente a mano”.

Fattoria Casabianca, come azienda biologica e green, parteciperà anche all’evento speciale “Bio&Dinamica” del 6 novembre, una giornata dedicata a una selezione di cantine che praticano viticoltura biologica, biodinamica e naturale. Il 7 Novembre il Chianti Vegan di Fattoria Casabianca sarà inoltre presente alla “Charity Master Class” con il Loccareto – Canaiolo 2013. Si tratta di degustazioni guidate che si svolgeranno nelle sale dell‘ Hotel Terme di Merano, l’evento che vede la presenza dell’azienda toscana si intitola “‘Indigeno’: l’eccellenza degli Autoctoni Gruppo Matura”. Il ricavato sarà devoluto in beneficienza al Gruppo Missionario di Merano.

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