portrait_georg_meissnerLuis von Dellemann, enologo e maestro cantiniere da decenni al servizio della Tenuta Alois Lageder, passerà Il testimone, dopo ben 45 vendemmie, al trentaseienne Georg Meißner, enologo diplomato di origine tedesca.

Un “ritorno agli esordi” per Georg Meißner che, con il nuovo incarico, si dedicherà prevalentemente alla pratica – incarico che racchiude tutti i processi lavorativi, dalla coltivazione biologico-dinamica dei terreni alla vinificazione e all´affinamento dei vini fino al loro imbottigliamento – affiancato da Luis von Dellemann, che per il primo periodo rimarrà in veste consultiva.
Questo “connubio” di diversi ambiti – quali l’agricoltura, l’enologia, la ricerca e la didattica – porta inevitabilmente ad una “visione comune” nuova in Tenuta, alla nascita di un luogo volto allo scambio di impulsi e idee. Uno spazio in cui la coltivazione biologico-dinamico, ma anche l’ambiente che ci circonda e un´economia regionale e duratura assumono un ruolo centrale.

Tra Alois Lageder e Georg Meißner, originario di
Mannheim, si prospetta quindi una stretta collaborazione, prospettiva questa che
si era già delineata più di un anno fa, durante il loro primo incontro. In
quell’occasione, Georg Meißner – allora enologo ricercatore per l’Institut für allgemeinen und ökologischen
Weinbau an der Hochschule Geisenheim – si distinse di fronte ad alcuni
conferitori e collaboratori della Tenuta, unitosi in un gruppo di lavoro
biologico-dinamico, per la sua grande competenza nel settore. Il forte consenso
tra Alois Lageder e il giovane ricercatore in merito al tema della conversione
al metodo biologico-dinamico e allo sviluppo della coltivazione biologico-dinamica
stessa fu presto evidente e portò ad una nuova comune visione:

Il progetto di Alois Lageder e Georg Meißner è quello di
unire pratica, ricerca e didattica, rafforzando – e migliorando dal loro
reciproco contatto – la qualità del lavoro, così come l´individualità e l’autenticità
dei prodotti.

Inoltre, l’ingresso in Tenuta di Georg Meißner
rappresenta anche un’occasione favorevole di “contatto” culturale: Georg
continuerà la sua attività didattica a Geisenheim, ampliando la collaborazione
con il Goetheanum a Dornach e altre fondazioni e assumendo, quindi, un
importante ruolo cardine con varie istituzioni a livello europeo. Collaborazioni
che assumono in questo nuovo processo un ruolo fondamentale.

L´approccio olistico che da anni caratterizza la Tenuta
sarà potenziato da nuovi impulsi. Si intende ampliare i settori esistenti seguendo
l´antroposofia di Rudolf Steiner attraverso un approccio interdisciplinare. Questo
luogo di nuovi scambi sarà realizzato grazie all´interazione tra agricoltura,
pedagogia, musica, arte e medicina e, non di meno, al ruolo centrale dello
spazio culturale e ad una forte economia regionale.

Foto Summa 2012

A proposito di Georg Meißner

Le prime esperienze di Georg Meißner in campo vinicolo risalgono ad un apprendistato nel settore per poi continuare con gli studi di enologia presso la Pharmazeutischen Fakultät der Universität Montpellier, dove si è diplomato con il “Diplôme national d'œnologue“.

Ha in seguito approfondito le sue conoscenze in ambito
biologico-dinamico in relazione alla coltivazione e alla lavorazione in cantina
in diverse ed importanti sedi nazionali ed estere. Da annoverare anche alcune esperienze
in Sudafrica e negli Stati Uniti – con ruoli da responsabile – e, infine, in
Kosovo dove si impegnò per fini umanitari.

Oltre ad essere ricercatore e docente presso la Hochschule
Geisenheim, Georg Meißner ha operato anche come consulente per numerose
tenute in fase di conversione alla coltivazione biologico-dinamica.

A proposito di Alois Lageder

Sin dal 1823, la vitivinicoltura è parte integrante
della storia della famiglia Alois Lageder. Giunta alla quinta generazione con
l’attuale proprietario Alois Lageder, la tenuta, con sede a Magrè in provincia
di Bolzano, si distingue per la filosofia ispirata all’approccio olistico e
sostenibile e per la capacità di fondere sapientemente tradizione ed
innovazione. Quasi 50 ettari di vigneti di proprietà vengono lavorati secondo i
principi più stretti della coltivazione biologico-dinamica.