sapori-cesto_solidaleNon chiacchiere, ma azioni tangibili: all’11ª Mostra-mercato dei prodotti tipici della Provincia di Massa-Carrara, dall’1 al 3 giugno,
i temi della solidarietà e dell’attenzione per l’ambiente si
concretizzano ospitando il parmigiano-reggiano e l’aceto balsamico
“terremotati” che saranno venduti a favore delle popolazioni emiliane
colpite dal sisma. Fivizzano, per un giorno capitale dei Piccoli Comuni
d’Italia, va in soccorso anche dei paesi della Lunigiana alluvionati,
con l’offerta di 1.000 “cesti solidali” di specialità locali.

Dalle parole ai fatti: l’11ª edizione di SAPORI, che si svolge dall’1 al 3 giugno a Fivizzano (Ms), dimostra come sia possibile passare dalla teoria alla pratica. Dedicata quest’anno alle tematiche ecologiste, all’agricoltura biologica e all’economia solidale, oltre che all’enogastronomia del territorio, la manifestazione darà il buon esempio con iniziative in tal senso.
E’ dell’ultima ora la notizia che gli organizzatori, dal Comune alla Pro-Loco, da Legambiente all’Associazione Lunigiana Amica,
hanno deciso di accogliere i prodotti delle zone emiliane danneggiate
dal sisma e di metterli in vendita a favore delle stesse.

«Abbiamo
pensato di fare la nostra parte per portare un aiuto a chi è così
duramente colpito e per far ripartire l’economia dell’area
agroalimentare interessata dalle scosse che ha subito 250 milioni di
euro di danni», riferisce il cavalier Paolo Grassi, sindaco di Fivizzano, «Durante il nostro evento, i visitatori potranno acquistare i prodotti-simbolo di queste zone, l’aceto balsamico e il Parmigiano-reggiano, purtroppo “terremotati”, e noi devolveremo l’incasso ottenuto ai territori d’origine».
 
La difesa di valori ambientali, naturali e di solidarietà, che verrà
declinata a Sapori anche sotto forma di convegni, risulta così
tutt’altro che astratta a Fivizzano. Il paese si assume un ruolo nella
tutela dell’habitat e, per un giorno, domenica 3 giugno, diventa anche la capitale dei Piccoli Comuni Italiani la cui Festa, “Voler bene all’Italia”,
verrà ospitata nell’ambito della rassegna. «Non solo», commenta il
primo cittadino, «ma Fivizzano è partecipe, in prima persona, delle
condizioni disagiate in cui versano gli emiliani terremotati dato che
nel settembre del 1920 è stato quasi raso al suolo da un sisma del 10°
della scala Mercalli».
 
Ma la solidarietà del grande centro in Provincia di Massa non si
esaurisce qui: seguendo la filosofia del nuovo corso di Sapori,
Fivizzano si occupa e si preoccupa anche dei territori della Lunigiana,
della Val di Vara e delle Cinque Terre che sono stati colpiti dalla
pesante alluvione del 25 ottobre 2011 e che saranno rappresentati
all’evento da Comuni e Parchi. Sotto l’insegna “Sapori che nutrono la cultura”, l’organizzazione si è resa disponibile per la vendita solidale di 1000 “Cesti di prodotti del comprensorio”,
ognuno al costo di 35 €, il cui ricavato sarà devoluto alla
ricostruzione della biblioteca di Aulla, sommersa dalle acque, e al
ripristino di almeno una parte dei 40.000 volumi andati persi.
 
Per il resto, Sapori, anche in questo undicesimo appuntamento, rimane
una kermesse golosa e gioiosa che promette esperienze gustative, 
divertimento e momenti di riflessione (come da comunicato precedente e
da programma).

 
(estratto dal comunicato-stampa n° 1 del 24 maggio 2012)
 
SAPORI: Durante l’evento, iI paese della lingua di terra incuneata tra
Toscana e Liguria, di per sé priva di inquinamento, a buon diritto
diventerà un centro di riferimento per l’ecologia, per il biologico, per la biodiversità e per altre tematiche “verdi”,
che verranno discussi in convegni dedicati, al Museo di San Giovanni,
da autorità, esperti e addetti ai lavori, tra cui Franco Gabrielli, capo
dipartimento Protezione Civile, e Corrado Clini, Ministro
dell’Ambiente.
Nell’antico convento agostiniano di San Giovanni Battista, nel giardino
dei frati, nelle piazze e nelle vie della località più estesa della zona
il pubblico potrà non solo andare alla scoperta di eccellenze della tradizione del territorio,
come l’agnello di Zeri, il fagiolo di Bigliolo, la mela rotella e i due
Dop, il miele e la farina di castagne, ma anche aggiornarsi sulla salute dell’habitat, da cui dipende quella dell’uomo.
 
Particolarmente soddisfatto dell’inedita impostazione dell’avvenimento
più importante e seguito del suo Comune, il sindaco di Fivizzano,
cavalier Paolo Grassi, invita i visitatori e incontrare “i
numerosi produttori che si impegnano, con fatica e intelligenza, a
riscoprire saperi antichi sposandoli con le tecniche dell’agricoltura
moderna”.
In sintonia con il primo cittadino, il responsabile di Lunigiana Amica, Paolo Trentini,
ha organizzato, reduce dal successo della produzione biologica locale a
Spino Fiorito, a Massa, momenti di conoscenza e di approfondimento in
tema, come il dibattito/tavola rotonda “Bio: la penso così” sul futuro e lo sviluppo del settore, previsto per sabato 2 giugno alle ore 14. A cura dell’ente, anche le “Degustazioni in piazza” dei prodotti senza chimica degli aderenti e della Filiera Corta “Campagna Amica”, la “Merenda bio e a km zero” per i ragazzi e la “Piazza Bio-sostenibile”,
stand con i produttori biologici, in associazione, tra gli altri, con i
Parchi tosco-liguri-emiliani e con Legambiente che offre una
degustazione pubblica delle acque, con il progetto MED Zero Emission
Communities.
 
Nel nutrito, gustoso e “verde” programma di Sapori, ai momenti impegnati, come il convegno “Saperi del Paesaggio”,
riservato al progetto di ricerca per la creazione di un Centro di
Formazione di eccellenza per Paesaggisti Europei in Lunigiana, si
susseguono quelli golosi, con assaggi di gastronomia del territorio,
dalle frittelle di farina di castagne ai testaroli con il pesto, dai
panigacci di Podenzana con salumi e formaggi alla polenta incatenata, e
di intrattenimento.
Nelle ore della giornata e dopo cena, lo spettacolo verrà
garantito dalle esibizioni del Gruppo storico di Fivizzano, da saggi di
danza classica e moderna, da gruppi folk, hard rock, sinfonic metal e da
bande musicali.

Oltre
alla visita guidata del centro storico, con i Musei della Stampa, di
San Giovanni e del Lavoro, chi lo desidera potrà prenotare quella alle
grotte di Equi, complesso carsico-paleontologico, con un percorso di 50
minuti tra stalattiti e stalagmiti, sale e laghetti.